La sicurezza informatica è il tema del secolo e nessuno può dirsi sicuro e libero dalle minacce a meno di adottare comportamenti molto virtuosi.

La mancanza di sicurezza riguarda potenzialmente tutte le applicazioni ed i sistemi informativi che usiamo su tutti i nostri device, dal più semplice al più complesso. Ed è ragionevole pensare che quanto più un’applicazione sia comunemente utilizzata da un grande numero di persone, tanto più sia soggetta alle attenzioni dei cyber-criminali.

E’ il caso di WhatsApp, l’applicazione più scaricata del 2019 e utilizzata oggi da oltre 1,5 miliardi di persone nel mondo. La diffusione dell’applicazione è tale che oggi WhatsApp viene usata spesso anche dalle aziende per entrare in contatto con i propri consumatori e sono largamente diffuse sia le versioni mobile che le versioni desktop.

Proprio queste ultime sono state oggetto della recente attenzione da parte dei pirati informatici che hanno individuato una falla in grado di consentire l’accesso totale al computer di chi cliccasse su un link malevolo. Spesso queste falle vengono individuate prontamente anche dal produttore, come è avvenuto a metà dicembre in questa occasione. Tuttavia è importante sapersi difendere e anticipare il momento in cui i nostri sistemi informativi saranno protetti dalle problematiche e dalle minacce.

Quale è il modo migliore dunque per restare il più possibile al sicuro? Le raccomandazioni spesso si concentrano sull’aggiornamento dei sistemi operativi e delle applicazioni, che rimane un punto fermo per qualunque tipo di sicurezza. Quindi è bene che le nostre applicazioni, e non solo WhatsApp, siano sempre nella loro release più avanzata. Per fare questo è necessario impostare la funzionalità che consente di ricevere aggiornamenti automatici là dove possibile. Allo stesso tempo è bene installare sempre tutti gli aggiornamenti di sistema che ci vengono proposti e anche in questo caso disporre della funzionalità che si occupa di ricercare automaticamente le nuove release del software.

Quando si tratta di Personal Computer aziendali, tuttavia, ci sono almeno altri due elementi che possono garantirci una buona difesa contro le cyber-minacce.

In primo luogo l’attenzione dei nostri utenti che andrebbero resi consapevoli e istruiti periodicamente sull’attualità della prevenzione ad ogni livello. Troppo spesso i grandi danni che vengono arrecati alle aziende passano per un’azione ingenua da parte di un utilizzatore che avrebbe potuto essere prevenuta con la formazione.

In secondo luogo è bene affidarsi ad esperti informatici che possano gestire la sicurezza delle reti con politiche e strumenti in grado di garantire la minima disponibilità dei sistemi stessi ad azioni minacciose. Nel caso dell’ultima falla scoperta su WhatsApp nei primi giorni di Febbraio 2020, ad esempio, sarebbe bastato predisporre le difese delle reti locali su un livello adeguato per fare fronte ad un’azione indesiderata da parte di un utente poco accorto.

Ecco dunque che l’utilizzo di servizi gestiti per la Sicurezza Informatica diventa una risorsa critica per l’azienda che intenda proteggersi e mantenere i propri dati al sicuro.